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Già allo sguardo

Vita, Carlo

dimanche 26 mars 2023, par claude

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Noto anche comme “Il Ritorno di un esiliato” o “Il Ritorno dell’esiliato”. Testo di Carlo Vita (1896). Musica di Ugo Titta.
Già allo sguardo
già allo sguardo mi apparve la terra
tra gli albori di un sole nascente
Nel vederla
nel vederla il mio cuore si serra
nel mio petto mi balza fremente.
 
Tra le nebbie lontane lontane
già discorgo del porto i fanali
non più lungi dal bel suolo toscano
che fu patria di tanti immortali.
 
Perché mai
perché mai da te sto lontano
fui esiliato, qual colpa commisi ?
Perché mai
perché mai sì potente la mano
mi strappò dai più dolci sorrisi ?
 
Tra il lavoro e l’amore sognavo
di vederlo il mio popol redento,
e nel mio petto l’amore albergavo,
non dell’odio il terribil tormento.
 
Dell’amore
dell’amore la colpa espiai
e dall’isola infame ritorno
ma la fede
ma la fede che ho sempre nel cuore
la riservo in un triste soggiorno.
 
Fra un istante avrò il piede posato
nella terra ove nacqui ed amai
e ove il duolo e la gioia provai
dove tante memorie lasciai.
 
Potrò alfine
potrò alfine ristringere al seno
la mia sposa e i miei figli adorati
ma l’amplesso
ma l’amplesso più puro e sereno
gioirò tra questi esseri amati.
 
Ma per sempre la fede e il cuore
serberò per chi soffre e chi geme
ma l’ideale di pace e d’amore
sarà sempre la sola mia speme.

<:paru_aussi :> : Settimelli, Leoncarlo (ed.) ; Falavolti, Laura (ed.). — Canti anarchici : [da «Addio Lugano» alla «Ballata del Pinelli»]. — Terza edizione. — Roma [Italia] : Savelli, 1975 (p. 65).

Barikád kollektíva. — Olasz Anarchista Dalok = Canzoniere internazionale, Gli anarchici : 1864-1969. — Budapest [Magyarország] : Barikád-füzetek, 1999 (p. 4)

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