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Il

Canto di Bresci

anonyme

mardi 28 mars 2023, par claude

Testo di anonimo. Sulla “Medesima aria” o su aria di “Caserio”.
Il ventiquattro Maggio, millenovecentouno
È venuta dall’Italia una notizia bruna.
Dai telegrammi e dalla fotografia
Gaetano Bresci è morto, dal gran soffrire,
E si contenta da tutti i lavoratori
Di fare una preghiera, con amor di cuore.
Che il suo pensiero, fu pieno di rancore
Vendicar il suo pensiero, fu vendicatore.
 
Era nello splendor, di sua vita
Ma non vedette che mondo infinito !
Siamo sempre nel dolor, a soffrire
Per amor del basso popolo ha dovuto morire :
Gaetano Bresci, fu uomo di coraggio
Pensa un giorno che vuol vendicarsi,
Se tutta la gente, fosse del suo pensiero
Si sarebbe accomodato il monto intero !
 
Dormi cadavere entro la fredda terra
Dove i vermi ti stanno a consumare,
Nel cimitero ti hanno sotterrato
Il nome tuo verrà sempre, innominato ?
Già spunta il Sole della gran vendetta
Dal gran soffrire bisogna vendicarsi
Su tutti in schiera con una forza unita
Per accomodar, il mondo, di questa vita.
 
Già sappiamo in Africa che ha fatto Crispi
Assieme con Umberto, è altri monarchici.
Con la gran gola di guadagnare
A mandato tanta gente a farsi ammazzare ;
Che padri e madri, di quei giovinotti
Quando ebber notizia, che eran morti
Un mare di dolore tengono fondo al cuore. [Un gruppo di dolore, si tiene in fondo al cuore]
Che sia sempre in memoria, fino a che more !
 
Chi lor bruciava un piede, chi una mano
Per veder se eran morti o se era inganno !
Quel che s’imbatteva in quel gran dolore
Se si movevan un poco gli davan morte.
Gaetano Bresci fu uomo di buon cuore
Quelle disgrazie gli straziavano il cuore,
Con il suo coraggio e il suo rancore
A tutti i deputati avrebbe dato morte.
 
I suoi genitori eran molto stimati
Dal governo eran molto rispettati
Ora son piuttosto contra a la sua vista
Perché avean un figlio che era anarchista
Ma il loro onore era molto stimato
Dal basso popolo molto rispettato
E di soccorso e di buona stima
Che viven meglio ora, di quel di prima.
 
E la moglie di Gaetano Bresci
Un gran dolore tiene sempre appresso
Che il povero marito è morto dal soffrire
Senza potergli dar l’ultimo addio
Povera gente si trovan sconsolati
Perder il genitor ch’era tanto amato
Povero cadavere hai finito la tua vita
Cantar la tua canzon non sarà proibito.

<biblio|titre=36|pages=159|mus=mus|date=2009>


<:paru_aussi :> Cancionero revolucionario ilustrado : colección de himnos y canciones libertarias en español é italiano, himnos revolucionarios. — Buenos Aires : Bautista Fuyeo, 1905 (p. 23-24 : “Il Canto di Besci”).