Dagli emisferi levansi i lamentiurli strazianti e rantoli di mortegrida la fame al disgridar dei ventiorrenda sorte,orrenda sorte.Perché l’inconscio popolo annuiscesotto il tallone infame del tirannoma non impugna un’arma e non puniscechi gli fa danno,chi gli fa danno.O voi grifagni, o pipistrelli neriche all’ombra della croce vi ascondete,o voi tremoti infami, o vituperivinti sarete,vinti sarete.Sarete vinti sì, vinti e battutida una rivoluzione purgatrice,invan vi morderete, immondi brutibella fenice,bella fenice.Ma che delizia finalmente al suolo,e l’uomo è capitale despotismoe sarà iscritta in lettere d’argentoe l’Anarchismo,e l’Anarchismo.
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Dagli emisferi levansi i lamenti
Danesi, G. ; Murzi, Napoleone
mercredi 29 mars 2023, par
Testo di G. Danesi e Napoleone Murzi (<1900). Sull’aria dell"“Inno della rivolta” di Luigi Molinari.
<:paru_aussi :> : Settimelli, Leoncarlo (ed.) ; Falavolti, Laura (ed.). — Canti anarchici : [da «Addio Lugano» alla «Ballata del Pinelli»]. — Terza edizione. — Roma [Italia] : Savelli, 1975 (p. 45).
<biblio|titre=36|pages=143|mus=mus|date=2009>.