1La mattina del cinque d’agostosi muovevan le truppe italianeper Gorizia, le terre lontanee dolente ognun si partì2Sotto l’acqua che cadeva al rovesciograndinavan le palle nemichesu quei monti, colline e gran vallisi moriva dicendo così :3O Gorizia tu sei maledettaper ogni cuore che sente coscienzadolorosa ci fu la partenzae il ritorno per molti non fu4O vigliacchi signori ufficiali che ve ne statecon le mogli sui letti di lanaschernitori di noi carne umanaquesta guerra ci insegna a punir5Voi chiamate il campo d’onorequesta terra di là dei confiniQui si muore gridando assassinimaledetti sarete un dì6Traditori signori ufficialiQuesta guerra l’avete volutaScannatori di carne vendutaE rovina della gioventù7Cara moglie che tu non mi sentiraccomando ai compagni vicinidi tenermi da conto i bambiniche io muoio col suo nome nel cuor8O Gorizia tu sei maledettaper ogni cuore che sente coscienzadolorosa ci fu la partenzae il ritorno per molti non fu.
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O Gorizia tu sei maledetta
anonyme
mercredi 19 juin 2024, par
Testo anonimo (1917) = « Gorizia ».
https://it.wikipedia.org/wiki/O_Gorizia_tu_sei_maledetta
Voir aussi : Gruppo anarchico B. Durruti (Firenze). — Raccolta di canti anarchici e popolari. — Firenze [Italia] : Gruppo anarchico Durruti, 1972 (p. 28).
<:paru_aussi :> Ni dieu ni maître : Alla stazion di Monza arriva un tren che ronza, hanno ammazzato il re colpito con palle tre. — Milano [Italia] : Voci di mezzo, 2012.
<:paru_aussi :> Chantons la bouche pleine ! : recueil de chansons sociales et révolutionnaires ; Courant alternatif, hors-série nº 18. — Reims : Organisation communiste libertaire, 2012.